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AustralAfrica
Fotografare gli animali, specie in Africa, può di diventare un puro esercizio. Si rischia di ripercorrere schemi già collaudati: l’azione, la particolarità, la sorpresa. Ci si dimentica sovente che l’ambiente, il contesto, forniscono il corretto scenario ai soggetti. Gli animali stessi hanno una tale potenza espressiva che potrebbero interpretare degli inconsapevoli modelli su un set di ripresa. C’è qualcosa di profondamente emozionante, direi quasi commovente, nelle distese africane. Avrei voluto accompagnare un bambino in quel mondo straordinario ed è accaduto. In quel momento ho capito che meraviglia mi era concesso di ammirare; attraverso i suoi occhi incantati mi sono rivisto bimbo e sognatore. Quel mondo parla, in un linguaggio atavico, della nostra storia sulla terra. Troppo spesso dimentichiamo la nostra dimensione, la fragilità e meschinità nei confronti di una natura selvaggia e regolata da leggi antiche ed immutate. Parliamo di rispetto di un pianeta che troppo poco, ancora oggi, conosciamo
E.M. |
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»Edoardo Miola
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AustralAfrica |
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...Epperò, epperò... queste fotografie di EdoardoMiola... queste fotografie di animali e luoghi in Africa... di più: di animali e luoghi africani... È davvero singolare come la pluralità di questi scatti, l’insieme di queste naturalissime ‘pose’,
possa ancora sorprendere lo sguardo, se non smaliziato, forse un po’ cinicamente consunto di un medio fruitore di immagini televisive (realissima quanto accomunante condizione globale e trasversale dell’umano genere attuale)... Già, i volti di questi animali, le rughe di questi luoghi... Se lo spazio fisico indagato, o forse meglio: osservato?..., da Miola rivela una sua attenta lettura di Ansel Adams che diventa partecipato omaggio al Maestro e non sterile esercizio di stile, i ritratti dell’Animalità africana danno esatta testimonianza del totale coinvolgimento morale dell’Autore con questa parte di mondo e con la sua vitalità. Sono davvero belle alcune immagini di ‘spazi’ tutt’altro che metafisici, colti - au contrarie -nella loro fisicità di polvere africana e silenzio australe..........
Marco Riolfo
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“Soi Cawboy” one night in Bangkok
Sono sempre stato affascinato dal tentativo di legare la luce al movimento, il soggetto all’azione. La fotografia mi ha sempre stimolato in questa direzione e credo che la ricerca in questo campo possa essere molto interessante.
Quando visito una città, amo fermarmi e guardare la gente, il movimento, cerco di capire cosa pulsa tra queste strade, tra quelle persone. Solo quando mi sento di aver colto l’anima del luogo decido di tenere l’immagine.
Edoardo Miola
I have always been fascinated by the attempt to connect light to movement, and figures to motion. Photography has always spurred me on to go further this way and all experiments are appealing to me.
When I visit a city, I love to stop and observe people walking by. I try to get to the heart of streets throbbing with life. Once I heave reached the soul of a place, I decide to take the image, not before. |
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»Edoardo Miola
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Soi COWBOY |
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Edoardo Miolaa considerare quando tentiamo un approccio cognitivo ad una qualsiasi megalopoli terrestre, Bangkok compresa...
...Si diceva, allora, 'inusuale': già, è così forte l'approccio scelto (scelto?...n.d.r.) da Miola nel suo tentativo di avvicinamento al 'cuore di tenebra' del Luogo, da lasciare lo Spettatore (nella sua accezione più etimologicamente vera di significato, dunque totalmente depotenziata da qualsiasi concessione alla Modernità Televisiva...) forse spiazzato e disorientato di fronte a simile 'dettato del reale', a tanta concreta e fantasiosa quanto immaginifica oggettività che le fotografie edoardiane ci trasmettono di Soi Cowboy...
Marco Riolfo
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“… Non mi sono mai trovato di fronte ad una linea dell’orizzonte tanto netta e lontana. Un blu così denso ed uniforme che, immaginato sulla tela di un dipinto, renderebbe inverosimile qualsiasi paesaggio. Dalla cima di una collina sento il ritmo confuso e cupo di una mandria di cavalli al galoppo. Sono tanto lontani che li distinguo a fatica, eppure il silenzio della steppa li fa magicamente vibrare nell’aria, per chilometri. È forse proprio questo silenzio, così severo, che qui rende solenne ogni cosa …”
Davide Pianezze |
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»Davide Pianezze
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Mongolia |
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...Davide Pianezze, sulle tracce di Marco Polo, con le fotografie realizzate durante il suo soggiorno in Mongolia, ci invita ad "ascoltare" il suono mistico del tamburo degli sciamani, ci conduce nelle estreme regioni occidentali tra i cacciatori kazaki che cavalcano nei boschi con le fedeli aquile artigliate all'avambraccio, ci offre la spettacolare violenza delle tempeste di sabbia che all'improvviso avvolgono ed oscurano il cielo, ci fa sentire il calore di un popolo ricco di storia e di tradizioni che ancora oggi si rispecchiano negli sguardi fieri ed al tempo stesso innocenti del bimbi che, all'età di cinque anni, seduti sulla groppa dei loro cavalli, sono già padroni della steppa ...
Dalla prefazione di Lamberto Guerrer Console Onorario della Mongolia in Italia
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» Mauro Burzio
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HUAORANI - Los Ultimos Guerreros - |
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Questo libro e’ un modesto e appassionato tentativo di ricostruire, in base ai pochi documenti disponibili e alle narrazioni dei vecchi huaorani, le straordinarie vicende e la vita tradizionale di un piccolo popolo guerriero, portatore di una cultura antichissima, quella dei cacciatori raccoglitori amazzonici con agricultura itinerante del basso paleolítico.
Il primo capitolo descrive, con un breve testo e un’ampia galleria fotografica, le principali caratteristiche dell’ecosistema amazzonico e del meraviglioso Yasuni, appartenente dai Tempi Antichi al territorio di caccia degli Huaorani.
Il secondo capitolo e’ dedicato alla cultura tradizionale degli huaorani e alla loro organizzazione sociale fondata su piccole tribu e sulla familia allargata (nanicabo). Alcuni miti raccontano le credenze tipiche di una religione animistica, secondo la quale tutti gli esseri vegetali e animali hanno un anima e gli spiriti dei grandi guerrieri tornano nella notte, nei sogni e nelle visioni dell’ ayahuasca, a visitare il loro popolo, di cui essi hanno forte nostalgia.
Il terzo capitolo riassume i principali eventi di cinque secoli di una storia fraintesa e poco conosciuta, quella dell’Oriente ecuatoriano: dai falliti tentativi di conquista degli incas e dei conquistadores fino al recente contatto e alla conseguente pacificazione degli “aucas” (“selvaggi” in lingua quichua).
Infine, il quarto capitolo, che principalmente sintetizza osservazioni dirette effettuate dall’autore in diverse comunita huaorani nel corso di molti mesi, descrive il drammatico processo del cambiamento e dell’assimilazione dagli effetti preoccupanti. Si tratta infatti del passaggio, avvenuto nel corso di due generazioni, da una cultura paleolítica a quella post industriale: dalla lancia e dal machete di legno di chonta a Windows e alla televisione satellitare, dai piedi nudi al 4x4.
L ‘attuale processo di acculturazione nel contesto nazionale è problematico , complesso e pieno di pericoli. Preservare il loro meraviglioso ambiente, proteggere la loro vita e tutelare, per quanto possibile, la antica cultura di un popolo che viene da molto lontano e’ un compito fondamentale di interesse nazionale e mondiale, prima che sia troppo tardi e agli Huaorani sia riservato lo stesso destino di molte tribu africane, americane, asiatiche e australiane, distrutte dalla civilizzazione occidentale e oggi culturalmente estinte.
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» Mauro Burzio
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GALAPAGOS - Islas del Tiempo - |
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Este nuevo libro sobre Galápagos, editado por Trama, ha sido ideado y escrito por Rómulo Moya Peralta, con el excelente fo-tógrafo, reconocido mundialmente, Mauro Burzio, marca una inflexión respecto de otros sobre el mismo tema y lugar.
Escrito con brío y sobriedad nos remite a los tiempos de Tupac Yupanqui que con su poderosa armada desembarca, exhausto y orgulloso, en Ninachumbi y Huahua-chumbi. Tiempos en que solo el sol apun-talaba el coraje y las estrellas enseñaban el camino.
Don Fray Tomás de Berlanga, que las redescubre en los tumultuosos tiempos de la conquista y las llama Insulae de los Galopego, regresa a su pueblo cantando y llevando en su mochila el “ardacho” monstruo, reptil, fácil de transportar y exento de peligro para el hombre y enciende en su aldea un motivo más de jolgorio.
Galápagos, refugio de piratas y hospedaje de Daniel Defoe en el instante en el que se transforma en Robinson Crusoe. Lugar donde la naturaleza terráquea y marina cobija a Herman Melville que ya lleva en su bolsa a Moby Dick. Anfiteatro, no de la tragedia, sino de un coral de ballenas que le cantan al planeta desde esta rigurosa soledad marina. No hay color que en ellas falte, dice el autor que van desde el “azur” del mar hasta la infinita gama que nos muestra el arco iris...
Ah! Si Darwin ya hubiese conocido lo encontrado en Galápagos, cuántos horrores del viaje podría haberse evitado y Fitz Roy cuántos reniegos. No hay pinzón que se oponga en sus caminos, no hay fragatas ni tortugas ni iguanas que no hablen de la vida antecedida. Está claro que los volcanes, precursores por cuatro millones de años del camino que siguiera Huayna Cápac en su tiempo, fueron padres de las 13 grandes islas y de las 6 más pequeñas que están custodiadas permanentemente desde el aire por los bellos pinzones, en tierra por las tortugas y en mar por los pingüinos y delfines.
Este bello libro está contado por sus hermosos textos y vívidas fotografías co-mo una memoria que guarda en sus en-trañas la historia completa de la tierra.
Merece ser gozado como un homenaje a la vida.
Rolando Moya Tasquer
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CHILE - PANAMERICANA 5 |
“Chile Panamericana 5” è la prima e ad oggi unica edizione di un libro fotografico con testi in italiano riguardante il Cile. Frutto di un lungo viaggio alla ricerca degli scorci più affascinanti, ne sottolinea l'incomparabile varietà paessaggistica, senza tralasciare l'aspetto culturale ed antropologico.
» PRESENTAZIONE in 3 LINGUE
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»Davide Pianezze
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CHILE - PANAMERICANA 5 |
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Dai ghiacci dell’Alaska a quelli della Patagonia, attraverso foreste, deserti, metropoli e montagne, la Panamericana (25.750 km) percorre da nord a sud l’intero continente americano.
Interrotta da 87 km di selva tropicale montana tra Panama e la Colombia, si sviluppa principalmente lungo la costa dell’Oceano Pacifico a volte sotto forma di una comoda autostrada a cinque corsie ed in altri tratti come un’impervia e sperduta strada abbandonata.
A causa delle violente stagioni delle piogge che caratterizzano determinate aree tropicali, diversi tratti diventano assolutamente impraticabili ed il controllo da parte della guerriglia locale, presente in certe nazioni, la rende in altri casi assolutamente impercorribile.
E’ probabilmente proprio in Cile che la Panamericana, identificata anche come “Ruta 5”, incontra il maggior numero di ambienti, climi ed ecosistemi. Dal nord si snoda tra l’altipiano ed il Deserto di Atacama (il più arido della terra), poi attraverso le feconde colline delle regioni centrali e più a sud quelle piovose e verdeggianti dei laghi, fino a giungere a Quellon sita nell’estremità meridionale dell’incantevole isola di Chiloè.
Sulla terra ferma, alla stessa latitudine di Quellon, nasce l’impervia ed affascinante “Caretera Austral” che proseguendo verso sud si addentra nella selvaggia, per certi versi impenetrabile, regione della Patagonia.
Interrotta dagli innumerevoli fiordi e canali, sconfina successivamente in Argentina unendosi alla famosa “Ruta 40” raggiungendo così la regione di Magellano. Lontana 3700 km dalla Panamericana e paradossalmente facente parte della V regione di Valparaiso, la minuscola isola di Pasqua è considerata uno dei luoghi più incontaminati e remoti della terra.
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» Mauro Burzio
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VIAGGIO tra gli DEI AFRICANI |
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Vodoun, viaggio tra gli dèi africani. Questo libro è una porta che si apre su un universo ricco di miti e simboli. Un serpente, un guardiano, un fulmine; gli dei che animano l'universo spirituale africano assumono le sembianze più curiose.
Capire il Vodoun africano, la cui tradizione è del tutto orale senza parola scritta, è una fatica improba per l’uomo occidentale. Religione esoterica la cui comprensione profonda è riservata agli iniziati, sapere qui significa davvero potere, il potere che hanno i vodounon, i sacerdoti dotati di immenso prestigio.
La struttura del volume prevede una parte testuale introduttiva, comprendente la descrizione puntuale delle diverse divinità, corredata dalle sequenze fotografiche ad esse relative; segue una sezione più specifica dedicata alla trance, alla magia, alla stregoneria. Le 250 immagini a colori sono state scattate durante otto anni trascorsi dall’autore in Benin, Ghana e Togo (Africa), alcune provengono dai templi del Candomblè di Salvador di Bahia (Brasile).
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» Mauro Burzio
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AUSTRALIA: storia - natura - popolazione del quinto continente |
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Terra "sconosciuta" per antonomasia, mito degli esploratori fin dai tempi più remoti. L'Australia è la regione degli spazi sconfinati, della natura incontaminata, di specie animali e vegetali particolarissime, culla di una civiltà indigena millenaria e ricca di spiritualità.
Dalla montagna sacra di Ayers Rock ai grattacieli di Sidney, dai deserti centrali alle foreste pluviali e alla grande barriera corallina, questo volume fotografico documenta la complessa realtà naturalistica, culturale e umana di un grande continente.
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» Mauro Burzio
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ANIMALI D'AFRICA |
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Un fotografo che è anche antropologo e scrittore, Mauro Burzio frequenta l'Africa da molti anni e ne ha attraversato il vasto territorio documentando la realtà naturalistica, sociale, umana del continente nero. "La mia Africa non ha tramonti rossi... La mia Africa è torturata, è malata, è sofferente, anche se è fatta di scrittori geniali, di eccezionali musicisti, di grandi atleti, di intellettuali profondi, di filosofi acuti e di splendide indossatrici. L'Africa... è una donna bellissima, sopravvissuta a prove dolorose, che hanno ucciso altri popoli meno forti e ottimisti.
Tra mille contraddizioni dello sviluppo e i milioni di problemi legati alla fame, il rapporto degli Africani con il mondo animale è ancora ricco, fecondo, forte e intenso. Gli Africani hanno assorbito la saggezza animale del 'carpe diem', della gioia di vivere intensamente momento dopo momento un'esistenza continuamente minacciata." Lo sguardo di Burzio si è fermato ripetutamente sugli animali africani, che ha documentato con grande precisione, sul campo, seguendoli con tenacia e competenza, nei momenti tranquilli della vita quotidiana e in quelli intensi della lotta per la sopravvivenza.
Le immagini del volume seguono, capitolo dopo capitolo, i momenti salienti dell'esistenza degli animali, visti nella loro dimensione individuale e sociale, nella vita amorosa e familiare, negli scontri per il dominio del territorio, nelle tecniche di mimetismo e difesa. Scattate sul territorio e mai in cattività, tra grandi rischi e pazienti attese, le fotografie risultano proprio per questo autentiche e convincenti.
Il risultato è questo libro, un ritratto spettacolare della fauna africana, dai più piccoli animali, come l'invisibile insetto stecco, ai grandi predatori dominanti.
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» Mauro Burzio
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TANZANIA |
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Uno dei più interessanti e documentati
racconti fotografici, alla ricerca di
tracce del passato storico e geologico,
della Tanzania, cuore di un ecosistema
famoso in tutto il mondo.
Nella sua
storia i semi addormentati vulcani tra i
quali il Kilimanjaro, la montagna che
ispirò il celebre racconto di Hemingway.
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» Mauro Burzio
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SUD AFRICA: Viaggio nella storia e nel paese |
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È difficile non leggere questo libro
e resistere. alla tentazione di guardare
le illustrazioni... sognare e perdersi
tra erbe, mari, oro e diamanti.
Passato e presente di un meraviglioso
e ricco paese dove visse il primo “Homo
sapiens sapiens” delta nostra specie.
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» Mauro Burzio
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NEL CUORE DELL’AFRICA NERA |
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Dai primi insediamenti umani alla conquista dei Portoghesi in nome delle tre G (Gesù, Guadagno e Gloria).
Poi l’occupazione delle terre organizzata da Cecil Rhodes, imperialista fondatore della Rhodesia, la successiva guerra e i problemi del nuovo Zimbabwe.
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» Mauro Burzio
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VODOUN: Riti e misteri d’Africa |
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Una straordinaria iniziativa editoriale che apre uno spiraglio sui misteriosi scenari della spiritualità Vodoun!
Un fenomeno complesso che ha suscitato interesse e curiosità verso i poteri dello spirito, i misteri dell’aldilà e il fascino della magia africana.
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» Mauro Burzio
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ANIMALI AFRICANI: Miti e leggende |
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Dopo i primi insediamenti umani, l’uomo uscì dalle caverne e iniziò a vivere all’aperto, usando le caverne solo come luogo di culto.
Nella magica penombra delle grotte dipinse immagini di animali, affascinanti protagonisti di tanti miti e leggende.
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» Mauro Burzio
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UOMINI AFRICANI: Miti e leggende |
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Dieci lunghi anni vissuti sulle piste e tra le varie culture africane.
Miti e leggende, poesie e saggezza di popoli la cui origine si perde nel buio dei tempi.
Stupende e inedite immagini partecipano alla narrazione di un mondo d’ineguagliabile bellezza.
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